Il 30 Ottobre del 1888, nella sala del Consiglio Comunale veniva fondato il Sotto Comitato di Imola della Croce Rossa Italiana. Il Sottocomitato di Imola, tra i primi a nascere in Italia, aveva preso il via tra il 1887 e il 1888, promosso principalmente da Luigi Zappi, sindaco di Imola dal 1885 al 1889, e da altri esponenti dei ceti moderati cittadini.
L’obiettivo principale era quello di offrire il soccorso ai feriti in guerra e fu così fino alla prima guerra mondiale che chiuse il periodo patriottico dell’associazione molto legata all’impostazione del suo fondatore Henry Dunant. I presidenti di quel periodo furono i professori Vincenzo Lesi e Luigi Amour, esponenti di rilievo del mondo medico scientifico e primari dell’Ospedale Civile di Imola. La stagione delle guerre durò dalla guerra di Libia fino a quella del 15-18 in cui il sottocomitato sviluppò un’intensa attività di propaganda predisponendo anche un proprio ospedale. Si diplomano le prime infermiere volontarie; le Dame mobilitarono le donne imolesi e furono le animatrici dell’ufficio notizie, una struttura creata per il sostegno alle famiglie dei combattenti. Sotto la Presidenza dal 1924 di monsignor Pietro Poggi, quando ormai il regime fascista stasi stava consolidando, la CRI di Imola assunse un indirizzo completamente nuovo. Monsignor Poggi rivoluzionò la Croce Rossa dotandola di una sua prima sede in via Verdi 5/7, operativa dal 1929 al 1959, dove una targa riporta: Croce rossa italiana -sottocomitato di Imola – Ispettorato infermiere – Ufficio prigionieri- ricerche servizi connessi.
La CRI venne organizzata soprattutto come un’organizzazione di pace con la creazione del primo pronto soccorso per il trasporto dei malati e degli infermi, costruendo inoltre una rete a favore dei ragazzi con l’istituzione di uno stabilimento a Igea Marina. Gli anni di monsignor Poggi furono anni lunghi e intensissimi: monsignor Poggi avvertiva la distanza della guerra dalla sua opera civile; di qui il suo impegno negli ospedali, nei trasporti e nei soccorsi alle popolazioni e il tentativo di garantire ad Imola lo status di “città aperta”. Dal 1958 sotto la Presidenza del professor Romeo Galli e del cavalier Francesco Placci si costituì la sezione femminile, venne organizzato il pronto soccorso, vennero poste le premesse per la prima convenzione con l’Azienda ospedaliera: un vero e proprio rilancio della Croce rossa dopo gli anni della guerra. Nel 1980 la Presidenza passò al dottor Laerte Poletti sotto il quale nacque l’ambulatorio della CRI, vennero istituiti i Volontari del soccorso e il Corpo Militare, si intensificano le iniziative nel sociale con l’istituzione del servizio farmaco pronto; ci furono anche in questo periodo grandi emergenze in Italia e all’estero, Libano Albania Somalia e Jugoslavia, anni di grandi mobilitazioni per portare soccorso, con Imola partecipe e presente. La CRI, ormai trasferita negli attuali locali di via Meloni, venne ampliata e modernizzata: venne istituito nel 1992 il nucleo di protezione civile nella Croce Rossa di Imola che fin da subito si impegnò in Italia e in missioni all’estero, promosse campi di esercitazione e progetti per accrescere la propria dotazione di strutture; furono anni di incremento dei nostri mezzi di soccorso avanzato.